martedì 11 giugno 2013

Il piacere che si prova ad aprire gli occhi dopo essersi stesi a terra

Il piacere che si prova ad aprire gli occhi dopo essersi stesi a terra, in un letto verde che profuma di un profumo inedito per chi è abituato agli odori cittadini, non ha nessun termine di paragone che io possa ricordare. Tra i fili d'erba che tutti insieme fanno una distesa che sembra non avere fine, si stagliano fiori selvatici di un rosa pallido che non conosco e che, per via della prospettiva, gareggiano in altezza con le cime in lontananza. Al cospetto delle quali mi sento piccolo come le malghe e i masi che immagino essere qui da sempre. E sono felice.