mercoledì 10 agosto 2011

Nel regno delle streghe dello Sciliar

Panche delle streghe, Sedie delle streghe, Sciliar, Tschonstoan e Bosco delle Streghe: passeggiando su e giù per l'Alpe di Siusi in Alto Adige l'escursionista scopre passo dopo passo le tracce di leggendarie streghe e altre figure mitiche delle Dolomiti.

Le streghe dello Sciliar, come viene raccontato ancor'oggi, si incontravano ogni giovedì sullo Sciliar, la montagna-simbolo dell'Alto Adige. Arrivavano da ogni dove,  in sella alle loro scope e forche per partecipare ai loro riti e danze. E per preparare tremendi temporali. Da Compaccio il sentiero dei Turisti porta al famosissimo dorso dello Sciliar, da dove un tempo le streghe dello Sciliar usavano preparare i loro terribili riti e spaventare i poveri contadini sia all'Alpe che in valle. Il Versante a Nord dello Sciliar si dilunga su svariate curve lungo lo Sciliar. Coloro che trascorrono l'estate all'Alpe di Siusi incontrerà genziane, Edelweiss e altri fiori tra cui anche le "streghe dello Sciliar" come vengono amorevolmente chiamati gli  spilloni alpini, fiori dal colore rosa.

Anche sul Bullaccia le streghe dello Sciliar  hanno lasciato le proprie tracce. In alto sulla valle svettano le Panche delle Streghe. Qui le streghe usavano risposarsi prima di recarsi sullo Siliar. Anche tra gli escursionisti le Panche delle Streghe sono molto amate. Presso le Panche rocciose di porfido si schiudono delle bellissime vedute sulla Val Gardena e il paese di Castelrotto. Un sentiero semplice adatto a tutte le famiglie, sul versante sud del Bullaccia porta alle Panche delle Streghe. 

A pochi minuti di cammino dalla stazione a monte della cabinovia Alpe di Siusi,  in direzione Saltria, ci si imbatte nel grande masso "Tschonstoan" (Tschonstein): il Leggendario Kachler Hans, un giorno in preda all'ira gettò il pesante masso dallo Sciliar in direzione dell'Alpe di Siusi, nel luogo da dove è possibile ammirarlo ancor'oggi. Coloro che percorrono la strada in direzione Saltria potranno ammirare il masso Tschonstoan, un reperto di 15.000 anni fa, sulla propria sinistra.

Avventure a 360° -  questo è ciò che promette il tour alle "Sorgenti delle Streghe" pari a ca. 2 km. Il sentiero avventuroso e a piedi nudi accompagna grandi e piccini attraverso il "Bosch Curasoa", il bosco terapeutico – così denominato perché gli vengono attribuite proprietà curative grazie alle sorgenti di zolfo qui presenti. Un tempo in questo bosco vivevano delle streghe buone che utilizzavano i propri poteri magici per aiutare sia gli uomini che gli animali. Le streghe hanno abbandonato il bosco ormai da lungo tempo; vi è rimasta solo la strega Curadina che accompagna i visitatori nella guida al Bosco. 

Anche sentieri escursionistici alle pendici dello Sciliar a Castelrotto narranno delle abitanti più famose e più temute: nei boschi poco al di sopra del Castelrotto ci si imbatte nelle Sedie delle Streghe, ovvero massi che hanno la forma di una sedia. Potrebbe trattarsi di un sito preistorico oppure di un tribunale preistorico. Come da leggenda anche le Sedie delle Streghe sul Bullaccia sono un luogo dove le streghe dello Sciliar amavano riposarsi.

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